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Terna lancia un nuovo green bond

Terna lancia un nuovo green bond

(Adnkronos) – Nuovo green bond per Terna. La società elettrica ha lanciato un’emissione obbligazionaria green, single tranche, in euro, a tasso fisso e per un ammontare nominale pari a 650 milioni di euro. L’emissione ha ottenuto grande favore da parte del mercato con richieste per circa quattro volte l’offerta ed è caratterizzata da un’elevata qualità e ampia diversificazione geografica degli investitori. Il lancio del green bond è stato realizzato nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (Emtn) di Terna, il cui ammontare complessivo è pari a 9 miliardi di euro e a cui è stato attribuito un rating “BBB+” da Standard and Poor’s e “(P)Baa2” da Moody’s. 

Il green bond avrà una durata di 10 anni, con scadenza il 24 luglio 2033, pagherà una cedola annuale pari a 3,875% per anno e sarà emesso a un prezzo pari a 99,107%, con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap. Il costo finale del bond sarà significativamente inferiore rispetto a quello di emissione, grazie alla precedente sottoscrizione di strumenti di copertura sui tassi d’interesse per valori inferiori rispetto alle condizioni attuali. La data di regolamento dell’emissione è prevista per il 24 luglio 2023. 

Si prevede che i proventi netti dell’emissione saranno utilizzati per finanziare i cosiddetti “eligible green projects” di Terna, individuati o da individuare sulla base del Green Bond Framework, redatto in conformità ai “Green Bond Principles 2021” pubblicati dall’International Capital Market Association e alla Tassonomia dell’Unione Europea, finalizzata a favorire gli investimenti sostenibili. Per il prestito obbligazionario in oggetto, sarà presentata – al momento dell’emissione – una richiesta di ammissione alla quotazione sul mercato regolamentato Luxembourg Stock Exchange. 

Dal 2018, nell’ambito del suo programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da euro 9.000.000.000, Terna ha emesso cinque green bond senior. In aggiunta, il 2 febbraio 2022 ha emesso il primo green bond ibrido: si tratta di una prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida non convertibile green, destinata a investitori istituzionali, per un ammontare nominale pari a un miliardo di Euro. 

• il 16 luglio 2018 è stato collocato sul mercato il primo Green Bond, per un importo complessivo di 750 milioni di euro e durata pari a 5 anni; 

• il 10 gennaio 2019 è stata lanciata un’emissione obbligazionaria green nella forma di Private Placement per un totale di 250 milioni di euro come riapertura dell’emissione obbligazionaria comunicata al mercato il 16 luglio 2018; 

• il 3 aprile 2019 è stata emessa un’obbligazione green per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro e una durata pari a 7 anni; 

• il 17 luglio 2020 è stato collocato sul mercato un nuovo Green Bond per un importo complessivo di 500 milioni di euro e durata pari a 12 anni; 

• il 16 giugno 2021 è stata lanciata una nuova emissione obbligazionaria green per un ammontare pari a 600 milioni di euro e una durata di 8 anni; 

• il 2 febbraio 2022 Terna ha lanciato la prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida non convertibile green da un miliardo di euro. 

I proventi netti delle emissioni sono destinati al finanziamento degli “Eligible Green Projects” della Società, individuati in conformità ai “Green Bond Principles” emessi nel 2018 e ai successivi aggiornamenti pubblicati dall’International Capital Market Association (“ICMA”). 

Al 31 dicembre 2022, Terna aveva predisposto e pubblicato quattro “Green Bond Framework” al fine di agevolare la trasparenza e la qualità dei Green Bond emessi. 

La strategia di Terna si conferma orientata a coniugare sostenibilità e crescita, per favorire la transizione energetica in atto e generare sempre maggiori benefici per il Paese e per tutti i suoi stakeholder. Al riguardo, Terna ha predisposto e pubblicato un Green Bond Framework al fine di agevolare la trasparenza e la qualità dei green bond emessi.  

L’operazione è stata supportata da un sindacato di banche, nell’ambito del quale hanno agito, in qualità di joint-bookrunners BofA Securities, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Imi-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Santander, Société Générale, UniCredit.