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Oscar italiani del cicloturismo, vince l'Emilia Romagna

Oscar italiani del cicloturismo, vince l'Emilia Romagna

(Adnkronos) – Assegnati gli Oscar italiani del cicloturismo, l’Italian Green Road Award 2022 che vede sul podio le ‘vie verdi’ delle regioni italiane che si sono distinte per l’attenzione al turismo lento. La Regione Emilia Romagna vince con il Grand Tour della Valle del Savio la settima edizione del riconoscimento. Seconda classificata la Regione Marche per Strade di Marca, mentre al terzo posto si piazza la Regione Lombardia con la Ciclabile Valchiavenna. La giuria premia anche la Provincia Autonoma di Trento, già al primo posto lo scorso anno insieme alla Calabria, con una menzione per la Green Road delle Dolomiti, mentre la menzione speciale di Legambiente è assegnata alla Regione Puglia per la Ciclovia dell’Ofanto. Vediamo nel dettaglio i premiati.  

Il primo posto se l’è meritato l’Emilia Romagna con il Grand Tour Valle del Savio, percorso permanente di 172 km su asfalto, strade dismesse, argini, un itinerario ad anello che percorre i sei comuni dell’Unione dei Comuni Valle del Savio, lungo i territori attraversati dal fiume omonimo e attraverso il Parco delle Foreste Casentinesi, patrimonio Unesco. Il Grand Tour è ricchissimo di servizi per ciclisti e cicloturisti, tutti riuniti nel Valle Savio Bike Hub, progetto pubblico-privato che coniuga sostenibilità e innovazione. Il premio “testimonia il forte impegno della Regione e del territorio per lo sviluppo della rete ciclabile regionale, della sostenibilità ambientale e del cicloturismo in generale, un settore in grande crescita – dichiara l’assessore a Mobilità e Infrastrutture della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini – L’Emilia-Romagna è una regione ciclabile con progetti di eccellenza a livello nazionale. Il nostro obiettivo è quello di conseguire la quota di 1000 km di ciclovie entro il 2025 e per quanto riguarda i centri urbani di raggiungere il 20% di mobilità ciclabile (quota già attuata da città come Ferrara e Reggio Emilia). Un obiettivo di grande importanza per la mobilità regionale. Per questo motivo le ciclovie sono state inserite a pieno titolo all’interno del Piano regionale integrato dei trasporti”. 

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Al secondo posto la Regione Marche con Strade di Marca, percorso circolare permanente di circa 113 km su asfalto e strade a bassa percorrenza, che coinvolge 26 comuni e 5 vallate, la Val di Chienti, la Val Potenza, la Val del Fiastra, la Vallesina e la Val Tenna. L’itinerario tocca alcuni dei borghi più belli d’Italia e da Cingoli, ‘balcone delle Marche, si snoda nel territorio delle colline marchigiane con servizi a misura del ciloturismo. “Le Marche sono una regione particolarmente vocata per promuovere e ospitare un turismo lento, alla ricerca di luoghi e suggestioni sconosciute al grande pubblico – dichiara Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche e Assessore al Turismo – Vogliamo consolidare questo naturale connubio fra gli appassionati della bicicletta e del turismo sostenibile con la bellezza del nostro mare e delle nostre colline. Il riconoscimento ricevuto conferma ancora una volta questa vocazione marchigiana e ci stimolerà, ancora di più, a proseguire il lavoro intrapreso con sempre maggiore entusiasmo e convinzione”. 

Terzo posto per la Regione Lombardia: la Ciclabile Valchiavenna è un percorso 42 Km principalmente su asfalto che congiunge il Lago di Como alla Val Bregaglia, sul confine svizzero. Parte da Colico e corre lungo il lago di Mezzola e il fiume della Mera, fino ad attraversare la città di Chiavenna, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e Cittaslow. Il tragitto è attrezzato con numerosi servizi per il cicloturista e punti di interscambio con il trasporto pubblico (treni e pullman). ” Questo premio è la dimostrazione che il lavoro fatto in questi anni sta avendo successo: il cicloturismo è un tema significativo in Valchiavenna e la promozione della nostra destinazione non può non passare anche da questo aspetto. Ma il lavoro non si ferma e, anzi, continua: per poter ampliare ancora di più l’offerta e soddisfare le esigenze dei nostri cicloturisti, l’intera Comunità Montana e tutti i singoli Comuni stanno investendo in nuovi percorsi e itinerari sostenibili che speriamo di svelare presto”, commenta Filippo Maria Pighetti, direttore del Consorzio Turistico Valchiavenna. 

La menzione speciale della giuria va alla Provincia Autonoma di Trento per la Green Road delle Dolomiti, percorso ciclopedonale di circa 58 km, quasi tutto in asfalto, tracciato in parte sul percorso della vecchia ferrovia Ora-Predazzo, con collegamento agli impianti funiviari. La ciclovia unisce, in un unico itinerario, la Val di Fiemme e la Val di Fassa, nella cornice delle maestose Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il percorso inizia al confine con la provincia di Bolzano, in località S. Lugano e termina in località Penìa, nel comune di Canazei. “È un vero orgoglio per il Trentino ricevere questa menzione, perché riconosce ancora una volta al nostro territorio la capacità di offrire agli amanti delle due ruote un turismo autentico e di qualità, in cui natura, cultura e sostenibilità vanno di pari passo”, dice il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. 

La menzione speciale di Legambiente va alla Regione Puglia per la Ciclovia dell’Ofanto che si sviluppa all’interno del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, a cavallo tra le province di Foggia e Barletta Andria Trani. Comprende un percorso principale dal Vulture alla foce del fiume nell’Adriatico e una diramazione lungo l’affluente principale che collega la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Un’app scaricabile riassume tutti i servizi per il cicloturismo e numerosi percorsi ad anello consentono visite tematiche. “Da qualche anno la Regione Puglia sta lavorando alle infrastrutture e alle attività di promozione del sistema dei percorsi di mobilità lenta, in linea con le politiche nazionali ed europee incentrate sulla sostenibilità – spiega l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane – La valorizzazione della Ciclovia dell’Ofanto rientra nelle politiche regionali orientate al turismo sostenibile e agli obiettivi di destagionalizzazione, diversificazione e internazionalizzazione dell’offerta turistica”. 

La cerimonia di premiazione, domani sera a Matera in Basilicata (regione vincitrice lo scorso anno della menzione speciale di Legambiente) con una vera e propria festa nella città novella Capitale del Cicloturismo: oggi, nella Giornata mondiale della Bicicletta, si è svolto il Basilicata Bike Forum dedicato agli operatori turistici locali, durante il quale è stato presentato il market watch Ecosistema della bicicletta edizione 2022, curato da Banca Ifis. 

Giunto alla settima edizione, l’Oscar italiano del cicloturismo si pone un duplice obiettivo: da una parte stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti, dall’altra promuovere gli investimenti nel cicloturismo come volano per una ripartenza in linea con le direttive del Green Deal europeo. Per i territori e, in particolare, i piccoli borghi, quello in bicicletta è infatti un turista ad alto valore aggiunto e a impatto sostenibile e le green road offrono la possibilità di visitare una regione contribuendo a sostenere il patrimonio locale. La giuria, composta da giornalisti, opinion leader, sponsor, esperti e personalità dei settori bike, ambiente e turismo, ha dovuto scegliere tra le proposte presentate da regioni, territori e province autonome, tra questi Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, provincia autonoma di Trento, Veneto e, per la prima volta, la Regione Molise. 

L’edizione 2022 di Italian Green Road Award vede Banca Ifis in qualità di partner ufficiale, Istituto per il Credito Sportivo e Legambiente quali sponsor e partner istituzionali, la partecipazione di Ferrovie dello Stato Italiane e gode del supporto della Regione Basilicata (Assessorato Ambiente Apt Basilicata, Provincia di Matera e Comune di Matera) che ospitano l’evento conclusivo dell’Italian Green Road Award 2022, convinti che il cicloturismo sempre più contribuisca, in modo sostenibile, ad attrarre visitatori e appassionati.