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Ucraina, Tajani: "Italia pronta a inviare altre armi"

Ucraina, Tajani: "Italia pronta a inviare altre armi"

(Adnkronos) – ”L’Italia continuerà a fare la sua parte” in Ucraina e ”siamo pronti a inviare altre armi” con l’obiettivo di arrivare a ”una pace giusta” che riconosca ”l’indipendenza” di Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Radio Capital e sottolineando che ”stiamo facendo tutto quello che possiamo, abbiamo aumentato di 10 milioni i contributi economici, inviato oltre 50 tonnellate di materiale elettrico per la ricostruzione della rete elettrica del Paese distrutta dagli attacchi russi”. Tajani ha quindi aggiunto che ”continuiamo a sostenere l’Ucraina anche con altre armi, lo ha deciso il Parlamento, ora si voterà al Senato”. Il titolare della Farnesina ha precisato che ”prima di inviare altre armi sarà informato il Parlamento”. 

In ogni caso, ha aggiunto il titolare della Farnesina, ”l’Italia continuerà a fare la sua parte insieme agli alleati”, a fornire armi ”per quanto possibile, e stiamo discutendo con i francesi per i sistemi di difesa aerea”. 

Brasile 

”Stiamo monitorando la situazione” in Brasile ”con grande preoccupazione, abbiamo condannato quanto accaduto” e ”espresso solidarietà alle istituzioni e alla democrazia brasiliane”, ha fatto sapere tajani aggiungendo: ‘Ci auguriamo che i fenomeni violenti e antidemocratici siano finiti. Si può protestare in maniera democratica, ma è inaccettabile assaltare i palazzi delle istituzioni”. 

Quanto all’ex presidente del Brasile Jair ”Bolsonaro non ha chiesto la cittadinanza italiana”. ”Altri familiari lo hanno chiesto in base allo ius sanguinis”, ha fatto poi sapere il ministro degli Esteri, sottolineando che deciderà la legge che prevede di concedere la cittadinanza per coloro che ne hanno i requisiti. 

Iran 

Come Italia ”abbiamo fatto tutto quello che andava fatto con grande fermezza e determinazione, ho convocato l’ambasciatore dell’Iran al ministero degli Esteri, sono stato molto duro, ho chiesto che ci sia la moratoria immediata pena di morte, che ci sia l’apertura di un dialogo tra governo, giovani e donne per trovare una soluzione al problema, non abbiamo avuto risposte”, ha detto Tajani affermando che ”è inaccettabile reprimere continuamente con la violenza il malcontento” ed ”è inaccettabile che non vengano rispettati i diritti umani e che la pena di morte venga usata come deterrente”. 

Il titolare della Farnesina ha quindi sottolineato che ”dal punto di vista diplomatico l’Italia ha fatto tutti passi indispensabili e necessari” e che ”continueremo a esprimere il nostro dissenso. Ci sono già sanzioni inflitte all’Iran e continueremo a insistere per far capire al governo di Teheran che quello che sta accadendo è inaccettabile”, ha aggiunto. 

Migranti 

Il governo italiano sta lavorando a ”una strategia a breve, medio e lungo termine” per gestire la questione dei migranti ”spingendo l’Europa a maggiori investimenti comuni in Africa” e collaborando con Paese come la Tunisia, la Turchia e la Libia per la gestione dei flussi. ”Le navi non possono attraccare solo nell’isola di Lampedusa, ma lo devono fare in un porto sicuro e noi abbiamo il dovere di rispettare il diritto internazionale”, ha detto il titolare della Farnesina, ricordando il ”lungo discorso” avuto ieri con il ministro degli Esteri della Tunisia ”per affrontare le partenze dall’Africa Sub Sahariana. Ho chiesto rassicurazioni al governo tunisino perché ci sia maggiore controllo e rispetto degli accordi. Devono riprendere i tunisini che sono arrivati in modo irregolare”. 

Tajani ha quindi annunciato che si recherà ”anche in Turchia per discutere dei flussi della rotta balcanica” e ha spiegato come la questione migratoria vada discussa anche con la Libia.