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Ucraina, piano svelato alla Cia: cacciare Russia e fine guerra nel 2023

Ucraina, piano svelato alla Cia: cacciare Russia e fine guerra nel 2023

(Adnkronos) –
Riconquistare i territori occupati dalla Russia e poi negoziare il cessate il fuoco. E’ il piano che l’Ucraina ha illustrato alla Cia pochi giorni fa. A inizio giugno il direttore della Cia, William Burns, è stato in visita – con una missione rimasta sinora segreta – in Ucraina. In quest’occasione Kiev ha rivelato una “strategia ambiziosa” per riprendere il controllo dei territori occupati dai russi e avviare negoziati per il cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell’anno, come scrive il Washington Post. 

Gli strateghi militari di Kiev hanno mostrato ottimismo rispetto all’obiettivo di riconquistare un territorio significativo entro l’autunno, spostare artiglieria e sistemi missilistici vicino alla linea di confine con la Crimea, avanzare ulteriormente nell’est del Paese e poi avviare i negoziati con Mosca per la prima volta da quando i colloqui di pace si sono interrotti nel marzo dello scorso anno. 

La visita di Burns, prima della fallita rivolta di Yevgeni Prigozhin in Russia, ha incluso incontri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con i vertici dell’intelligence di Kiev. “Il direttore Burns è stato di recente in Ucraina, come ha fatto regolarmente dall’inizio della recente aggressione russa più di un anno fa”, ha detto un funzionario americano. L’obiettivo della missione è stato riaffermare l’impegno dell’Amministrazione Biden a condividere informazioni d’intelligence per aiutare l’Ucraina nella difesa. 

“La Russia negozierà solo se si sentirà minacciata”, ha detto un alto funzionario ucraino. Ma, scrive il Post, resta da vedere se l’Ucraina sarà in grado di realizzare questi piani, con una tempistica così ridotta, e la Cia non ha voluto commentare sulle valutazioni di Burns rispetto alle prospettive dell’offensiva. 

Burns, nei giorni caratterizzati dal ‘quasi golpe’ di Prigozhin in Russia, ha chiamato direttamente scorsi i vertici dell’intelligence russa, in particolare il direttore del servizio di intelligence per l’estero, Svr, per assicurare a Mosca che Washington non aveva avuto alcuna parte nell’ammutinamento. 

Lunedì il presidente americano Joe Biden aveva definito la marcia di Prigozhin su Mosca parte di una lotta interna al sistema russo nella quale Stati Uniti ed alleati non erano in alcun modo coinvolti. 

Il direttore della statunitense Cia William Burns, ha sottolineato che il malcontento per la guerra in Ucraina ha fornito una “occasione unica” per il reclutamento di spie in Russia e ha proposto di approfittarne. “La disaffezione per la guerra continuerà a rodere la leadership russa nonostante la propaganda e la repressione di stato. Tale disaffezione crea un’opportunità irripetibile per noi, per la Cia. Cercheremo di non sprecarla”, sottolinea Burns che ha partecipato a un evento organizzato dalla Fondazione Ditchley in Inghilterra. 

Nello specifico, Burns ha fatto riferimento a una recente iniziativa sul popolare social network russo Telegram che spiega ai russi come contattare la Cia in sicurezza attraverso il dark web e che avrebbe già avuto 2,5 milioni di visualizzazioni in una sola settimana. “Siamo molto aperti agli affari”, spiega ancora il direttore della Cia. 

Burns ha anche fatto riferimento alla recente ribellione del leader del Wagner Group, Yevgeni Prigozhin, e ha sottolineato che le sue azioni e movimenti precedenti alla presa di Rostov sul Don sono la prova di come la guerra abbia minato il potere del presidente russo Vladimir Putin.