(Adnkronos) – Centinaia di persone si sono riunite in piazza Vittorio, nel cuore di Roma, per manifestare a sostegno della Palestina. ‘Palestina libera’ è il coro che intonano tra fumogeni, applausi e fumogeni. Tantissime le bandiere e gli striscioni. “Non potevamo non venire oggi a sostenere la causa di gente come noi, è un dovere essere qui” dicono all’Adnkronos Puria e Mària, marito e moglie iraniani.
Mentre una giovane manifestante dal furgone alla guida del corteo verso piazzale Tiburtino scandisce: “Sono nata a Gaza dove non posso tornare, dove i mia nonna ha ancora le chiavi di una casa che non sappiamo nemmeno da chi sia abitata oggi. Colonizzata dagli occupanti israeliani, la mia città è una prigione dalla quale non solo è difficile uscire ma nella quale si fatica anche a tornare. Da piccola – grida – ho vissuto sulla mia pelle i bombardamenti che non hanno mai smesso di devastarci . Non ho notizie della mia famiglia da giorni, non so dove sono, se sono vivi o morti. Per me Gaza è casa, e tutti quelli che ci vivono sono famiglia. La mia gente è stata costretta ad abbandonare la propria città, diventati profughi a causa della colonizzazione che dura dal 1948. Nella striscia di Gaza la gente viene massacrata, lasciata morire senza acqua, cibo, elettricità. Un genocidio sotto gli occhi del mondo”.