(Adnkronos) – Giorgia Meloni dal Mozambico si dice “preoccupata” per la situazione in Israele e conferma l’impegno del governo per evitare un’allargamento del conflitto e “un’escalation che sfugga al controllo”. Quanto all’Italia “non c’è un livello di allerta particolare”, assicura la presidente del Consiglio ricordando che la sicurezza è stata rafforzata nei luoghi sensibili e l’intelligence è allertata.
“Confesso di essere abbastanza preoccupata dallo scenario generale, ma penso – afferma Meloni nel corso di un punto stampa a Maputo – che ci sia un lavoro che si possa fare”.
“Stiamo in queste ore lavorando con tutti gli attori della Regione, ho sentito diversi capi di Stato e di governo: non solo Benjamin Netanyahu ma anche il primo ministro libanese, lo sceicco degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar, al-Sisi, il Re di Giordania. Stiamo cercando di scambiare informazioni e mantenere contatti a 360 gradi per evitare un’escalation che possa portare a un conflitto regionale e molto più esteso. Oggi il ministro degli Esteri Tajani è in Israele e sarà anche in Giordania. E’ una fase in cui sia a livello di alleati (avete visto il formato a 5), sia a livello degli attori che possono essere coinvolti nella Regione, bisogna mantenere le interlocuzioni al più alto livello possibile”.
La reazione di Israele su Gaza in una situazione umanitaria già estremamente complessa? “Sul tema umanitario ci siamo mossi nei giorni scorsi, è sicuramente una delle questioni che è stata posta con gli interlocutori. Il ruolo della Giordania, il ruolo dell’Egitto possono essere ruoli delicati, così come il tema degli ostaggi sui quali ci sono interlocutori che si stanno muovendo per capire se ci sono i margini per trovare una soluzione. E’ una situazione delicata – ha ribadito – per cui io penso che tutto quel che si può fare è continuare a dialogare, a parlare e a fare quello che è possibile fare. Non è facile neanche la posizione di Israele dopo le immagini che si sono viste. Non è facile… Quindi bisogna muoversi con cautela”.
Per quanto riguarda l’Italia, ha sottolineato Meloni, “mi ha colpito il fatto che miliziani di Hamas volessero riprendere scene così atroci e questo può portare al rischio che qualcuno ritenga di dover emulare il terrore. I nostri servizi sono allertati, bisogna controllare chi arriva soprattutto sulla rotta balcanica”. È uno degli elementi sui quali lavoriamo incessantemente, ed è anche la ragione per la quale abbiamo stretto questa visita” in Africa “che era molto importante” ma che arriva “in una fase delicata”.