Home Flash News Giudice Catania, Salvini attacca con un video. Anm: "No a screening vita privata"

Giudice Catania, Salvini attacca con un video. Anm: "No a screening vita privata"

Giudice Catania, Salvini attacca con un video. Anm: "No a screening vita privata"

(Adnkronos) – Matteo Salvini usa un video del 2018 per attaccare, senza nominarla, la giudice del Tribunale di Catania, Iolanda Apostolico, che aveva negato la convalida dei provvedimenti di trattenimento nei confronti di quattro migranti tunisini. 

“25 agosto 2018, Catania, io ero vicepremier e ministro dell’Interno – scrive su X Salvini – . L’estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla ‘assassini’ e ‘animali’ in faccia alla Polizia. Mi sembra di vedere alcuni volti familiari…”. Apostolico sarebbe infatti riconoscibile tra i manifestanti. 

 

L’Anm: “No a screening della vita privata” 

Un attacco che non piace all’Anm. “Sulla terzietà nessuna discussione, dobbiamo essere terzi e apparire terzi” ma “inviterei a valutare la terzietà sulla base dei provvedimenti che sono assunti e delle argomentazioni poste a sostegno, sennò non se ne esce”, afferma ai microfoni di Sky tg24, il presidente Giuseppe Santalucia invitando a “non fare screening al passato, alla vita privata o pubblica, o la compressione dei diritti di manifestazione del pensiero dei magistrati diventa impossibile da reggere”. 

 

Depositata alla Camera l’interrogazione di Fratelli d’Italia al ministro Nordio sulla vicenda del giudice di Catania Iolanda Apostolico, che a fine settembre ha disapplicato il decreto del governo Meloni che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cpr. Nel testo, visionato dall’AdnKronos, firmato dai senatori Kelany, Filini e Foti si accusa la Apostolico di violare i princìpi di terzietà e imparzialità propri del suo ruolo e di avere “un’impostazione ideologica”. 

Nell’interpellanza del partito di maggioranza si richiamano notizie di stampa che riportano come “il giudice, avrebbe pubblicato sul proprio profilo Facebook, poi prontamente chiuso, delle notizie che esprimono delle forti convinzioni politiche contrarie alle politiche restrittive in materia di immigrazione e favorevoli alle attività poste in essere dall’associazionismo Ong; in particolare, il giudice avrebbe postato, tempi addietro, una petizione contro Salvini allorquando questi ricopriva il ruolo di Ministro dell’interno; posizioni e opinioni che lasciano trasparire un humus di contrasto con le previsioni costituzionali di terzietà, imparzialità e indipendenza del ruolo e della funzione di un giudice”. 

Quindi “ad avviso degli interroganti” sono chiare “evidenti attitudini ideologiche” da parte del giudice e “le ordinanze di annullamento dei provvedimenti del questore sembrano quindi afflitte da un vizio di motivazione determinato proprio da un’impostazione ideologica, che tradirebbe la violazione dei princìpi di terzietà e imparzialità”. Al ministro viene quindi chiesto “di quali elementi disponga in relazione a quanto segnalato in premessa e se intenda valutare la sussistenza dei presupposti per l’adozione di iniziative di carattere ispettivo al riguardo”.