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Decreto energia, 80 euro bonus benzina e condono scontrini: le novità

Decreto energia, 80 euro bonus benzina e condono scontrini: le novità

(Adnkronos) – Dagli 80 euro per il bonus benzina al condono sugli scontrini, dagli sconti in bolletta agli aiuti per gli abbonamenti a bus e metro. Sono alcune delle principali misure del decreto energia 2023 da 1,3 miliardi di euro varato oggi 25 settembre 2023 dal Consiglio dei ministri riunito dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

80 EURO PER BENZINA IN SOCIAL CARD – Viene rifinanziata con ulteriori 100 milioni per il 2023 la carta ‘Dedicata a te’ per i nuclei familiari con almeno tre componenti e Isee fino a 15 mila euro e potrà essere utilizzata anche per l’acquisto di carburante. Le modalità e l’ammontare del bonus, che sarà accreditato sulla carta elettronica, saranno definite con un decreto interministeriale.  

PROROGA SCONTO IN BOLLETTA – Il decreto rafforza il contributo per i nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro (30 mila euro con almeno 4 figli) che già beneficiano del bonus sociale per le bollette di luce e gas. La misura, che sarà nuovamente prorogata, è potenziata nell’ultimo trimestre dell’anno in base al numero di componenti del nucleo familiare (300 mln di euro). Inoltre, è stata confermata anche per il quarto trimestre dell’anno la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Prorogati anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano. 

CONDONO SCONTRINI SALVA 50MILA NEGOZI – Arriva il condono per gli scontrini fiscali. Nel decreto trova spazio una norma che scongiura la chiusura di oltre 50mila piccoli esercizi commerciali, in base alla quale chi effettua il ravvedimento operoso e paga le somme dovute sarà esentato dalla sanzione accessoria della sospensione della licenza. I contribuenti potranno regolarizzare con il ravvedimento operoso, entro il 15 dicembre 2023, le mancate certificazioni dei corrispettivi dal 1 gennaio 2022 al 30 giugno 2023. 

12 MLN PER TPL – Il governo ha deciso di rifinanziare il bonus trasporti rivolto a famiglie, studenti e lavoratori a basso reddito: un contributo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e di trasporto ferroviario nazionale. “Per far fronte alle esigenze emerse in corso d’anno, il fondo per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale è incrementato di 12 milioni di euro per l’anno 2023”, si legge nella bozza del dl. 

RISORSE BORSE DI STUDIO – È di circa 17,435 milioni di euro lo stanziamento per le borse di studio degli studenti idonei non beneficiari inserito all’interno del decreto energia. Le risorse andranno a coprire l’intera platea dei quasi 5.000 studenti inclusi nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio, ma che per mancanza di copertura non riuscivano ad accedere al sussidio.  

SOSTEGNO ALLE IMPRESE – Si modifica il regime delle agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica (cosiddette ‘imprese energivore’), prevedendo, tra l’altro, i presupposti di accesso al regime agevolativo a decorrere dal 1° gennaio 2024 e il superamento del sistema degli scaglioni per la modulazione del beneficio – in funzione dell’intensità elettrica delle singole imprese – a favore di un valore unico per tutte le imprese che versino in determinate condizioni. 

TUTELA DEL RISPARMIO ASSICURATIVO – Le imprese di assicurazione e di riassicurazione con sede legale in Italia che, nell’esercizio in corso, acquisiscano il compendio aziendale di un’impresa di assicurazione posta in liquidazione coatta amministrativa potranno registrare, in sede di rilevazione iniziale, gli attivi finanziari riferiti alle gestioni separate dell’impresa in liquidazione al “valore di carico alla data di trasferimento” invece che “al prezzo di cessione”. 

TRASPORTO AEREO – Tenuto conto che è sorto un contrasto giurisprudenziale in merito al fatto che vi sia o meno una discontinuità aziendale tra Alitalia-Società Aerea Italiana e Ita-Italia Trasporto Aereo S.p.a., e considerato che tale incertezza è suscettibile di determinare riflessi negativi sia sui rapporti giuridici sia sulla finanza pubblica, si è ritenuto necessario approvare una norma interpretativa che, in coerenza con le decisioni della Commissione europea, esclude che nel passaggio da Alitalia a Ita vi sia continuità fra le due aziende.