(Adnkronos) – PECHINO, 5 luglio 2023 /PRNewswire/– Da un report del People’s Daily: L’SCO Industrial and Supply Chains Forum e l’SCO International Investment and Trade Expo del 2023 ha di recente avuto inizio in Tsingtao, nella provincia di Shandong, nella parte est della Cina.
Un totale di 330 imprese e organizzazioni, provenienti da 34 Paesi e regioni, tra cui gli stati membri e le regioni che si trovano lungo le rotte della Nuova Via della Seta (Belt and Road Initiative, o BRI) e dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (OCS), hanno presentato all’expo oltre 10.000 tipi di specialità importate. Sono stati conclusi accordi per l’acquisto di beni per un miliardo di yuan (equivalenti a 140 milioni di dollari).
In questo momento il mondo si trova davanti a una lenta ripresa economica, mentre le catene industriali e di approvvigionamento globali stanno subendo profondi aggiustamenti.
Di fronte all’instabilità e alle incertezze nell’economia mondiale, i Paesi dell’OCS hanno rafforzato la collaborazione tra catene industriali e quelle dalla fornitura, nonché promosso un’efficace aggregazione di fattori e risorse, contribuendo alla resilienza e alla stabilità delle catene globali, come dichiarato dai partecipanti al forum.
Le catene industriali e di approvvigionamento stabili ed efficienti sono fondamentali per le regioni dell’OCS e per il mondo, ha dichiarato il Vicesegretario Generale dell’OCS Nurlan Yermekbayev.
In occasione dell’esposizione dedicata agli investimenti e al commercio di quest’anno, è stata esposta una vasta gamma di prodotti alimentari, beni di consumo, artigianato e prodotti agricoli provenienti da diversi Paesi, il che ha offerto ai visitatori la possibilità di fare acquisti e poter godere di una visione sugli usi e costumi stranieri.
L’area espositiva della Russia è stata progettata per assomigliare a un viale elegante e romantico, con un ampio schermo a parete per mostrarne il Museo Statale di Storia.
L’area espositiva dell’Egitto è stata decorata con elementi nazionali, tra cui modelli di piramidi, statue di faraoni, con scene riprese dal vivo di dromedari e cactus nel deserto, che hanno incoraggiato tantissimi visitatori a scattare foto.
Sono stati messi in esposizione anche miele, prodotti lattiero-caseari, marmellate e altri prodotti caratteristici del Kirghizistan. Secondo un membro dello staff del Ministero dell’Economia e del Commercio della Repubblica del Kirghizistan in Cina, i consumatori cinesi hanno mostrato un forte interesse per i prodotti provenienti dal Kirghizistan, ma mancano ancora i canali d’acquisto.
Di recente, come dichiarato dal suddetto membro dello staff, un lotto di prodotti provenienti dal Kirghizistan è arrivato in Cina; inoltre, il Kirghizistan già da tempo ha intenzione di aprire uno store online ufficiale sulla piattaforma di e-commerce cinese JD.com. L’intenzione è anche quella di aprire negozi fisici in alcune città cinesi, come Tsingtao e Urumqi, capitale della regione autonoma della Cina nord-occidentale di Xinjiang Uygur.
Dalla fondazione dell’OCS nel 2001, il commercio della Cina con gli altri Stati membri dell’OCS è stato in crescita. Il volume delle negoziazioni ha raggiunto quota 343,3 miliardi di dollari nel 2021, con una crescita di 28 volte rispetto al 2001.
La China-SCO Local Economic and Trade Cooperation Demonstration Area (o SCODA) a Tsingtao ha visto il suo volume di commercio estero raggiungere i 36 miliardi di yuan nel 2022, con una crescita del 38,3% su base annua.
La SCODA ha lanciato 31 rotte ferroviarie internazionali che collegano la Cina e 54 città in 23 Paesi, tra cui quelli membri dell’OCS e i Paesi lungo le rotte del BRI. Nel 2022, sono stati gestiti complessivamente 279.000 container unità equivalente a venti piedi (TEU) – ossia unità da circa 6 metri -, il che rappresenta un incremento del 5,4 percento rispetto all’anno precedente.
Il forum ha assistito al lancio della Piattaforma di Servizio Completa dell’OCS (SCO Comprehensive Service Platform) 2.0. In qualità di prima piattaforma unica di servizio pubblico per la collaborazione locale economica e commerciale tra i paesi membri dell’OCS, creata dalla Cina, la piattaforma ha attirato oltre 5.000 imprese dal momento del lancio.
La versione 2.0 si concentra sul tentare di soddisfare le esigenze reali dei Paesi della fascia OCS, come i processi di import ed export, l’accordo sulle valute locali, il commercio di scambio e il riconoscimento delle decisioni reciproche.
Ha integrato in modo innovativo un buon numero di sistemi per servizi che coprono pagamenti e regolamenti transfrontalieri per l’OCS, nuove forme di scambio transfrontaliero, logistica dell’aviazione, esportazioni di auto usate e verifica delle informazioni dei contribuenti, risolvendo efficacemente i problemi come scarsi canali di regolamentazione transfrontaliera tra i paesi dell’OCS – come accadeva in passato.
Essendo la più grande organizzazione di cooperazione regionale del continente eurasiatico col potenziale più alto, l’OCS ha fornito un contributo unico alla stabilità e allo sviluppo regionale.
Stando a Yermekbayev, il tentativo sarà quello di sfruttare le piattaforme, tra cui l’Industrial and Supply Chains Forum dell’OCS, così da continuare a motivare le varie parti ad approfondire la cooperazione pragmatica; Yermekbayev sottolinea inoltre che la cooperazione economica regionale tra i Paesi dell’OCS è destinata a dare risultati sempre migliori.
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