Home Economy Salone del Mobile 2021 di Milano tra esigenze degli espositori, Stefano Boeri e il rilancio del settore

Salone del Mobile 2021 di Milano tra esigenze degli espositori, Stefano Boeri e il rilancio del settore

Salone del Mobile 2021 di Milano tra esigenze degli espositori, Stefano Boeri e il rilancio del settore

Dopo settimane di incertezza e scontri – costati le dimissioni del presidente del Salone del Mobile Claudio Luti – il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, ha messo il sigillo alla pace, conquistata a fatica tra le aziende del mobile, attraverso la realizzazione di un Salone del Mobile 2021 a Milano in versione light, da celebrare in Fiera con la benedizione dell’archistar Stefano Boeri.

“Accettare la sfida di organizzare un evento speciale, un “supersalone”, in un anno così difficile e complicato, è il segno tangibile di quanto i nostri imprenditori e la Federazione abbiano gettato il cuore oltre l’ostacolo – spiega Feltrin – per portare, ancora una volta, la comunità del design, i buyer nazionali e internazionali, i media e anche il pubblico generalista a Rho Fiera, per partecipare a un evento che non ha pari al mondo e che solo la città di Milano è in grado di ospitare”.

Salone del mobile 2021 a Milano: un modo per reagire alla crisi

Si vedrà a settembre il peso specifico di una manifestazione organizzata in rete. Ciò che è certo è che la pandemia ha colpito uno dei caposaldi del made in Italy. La Filiera legno-arredo registra infatti una contrazione del 9,1%, le esportazioni toccano -11,7%. Pesano il lockdown e il brusco rallentamento degli scambi internazionali. Resistono i comparti legati alla casa rispetto a quelli connessi con il settore non residenziale.

La filiera italiana del Legno-Arredo – composta da circa 71.500 imprese con oltre 307.000 addetti, secondo i dati dal centro Studi di FederlegnoArredo chiude il 2020, anno dell’emergenza coronavirus e della crisi economica da questa innescata, con una contrazione del – 9,1% rispetto al 2019. Sono sia il mercato interno (-7,5%) ma soprattutto quelli esteri (-11,7%), a determinare la flessione del fatturato.

Il mercato domestico nel 2020 ha registrato un calo dei consumi collegato soprattutto alla fase di emergenza sanitaria e alla chiusura delle attività commerciali, ma ha beneficiato in parte del nuovo impulso alla domanda dovuto alla riscoperta (per cause di forza maggiore) della casa da parte degli italiani.

Anche lo smart working e la didattica a distanza hanno in parte favorito alcune scelte. A partire dall’estate 2020 le imprese hanno registrato un recupero importante, ma non sufficiente a colmare il danno determinato dai mesi di chiusura, fondamentale per ridurre comunque l’entità della perdita riscontrata nella prima parte del 2020.

I bonus statali aiutano il settore ma la crisi morde

Le vendite in Italia della filiera legno-arredo arretrano del -7,5%. Le numerose agevolazioni fiscali disponibili per il 2020 ne hanno limitato la caduta e stanno alimentando la domanda del 2021. Subiscono invece una contrazione più significativa i comparti legati al mondo non residenziale: ufficio, retail e hospitality.

Le esportazioni della filiera legno-arredo chiudono il 2020 a -11,7%. Dopo un avvio nel primo bimestre 2020 in linea con lo stesso periodo del 2019, l’export ha accusato una forte contrazione fino a maggio a seguito dei numerosi lockdown più severi rispetto ad altri competitor europei, del blocco della produzione e del pesante rallentamento degli scambi internazionali.

L’andamento complessivo del Macrosistema Arredamento e Illuminazione che comprende l’arredamento, l’illuminazione, l’arredobagno, l’ufficio e i mobili professionali e commerciali, sintetizza nella sua variazione (-8,9%) andamenti profondamente differenti tra il comparto Casa e quello Contract.

Grazie al parziale recupero a partire da giugno, i comparti più connessi all’ambiente domestico hanno chiuso l’anno con una flessione più contenuta (arredamento – 7,8%, arredobagno -9%), rallentano i comparti come l’ufficio e i mobili professionali e commerciali, più legati ai settori non residenziali – uffici, hospitality, spazi per collettività e contract in generale – e quelli fortemente esposti sui mercati esteri, come nel caso dell’illuminazione.

Il Macrosistema Arredamento e Illuminazione chiude l’anno 2020 con un export complessivo di 11,1 miliardi di euro, con un calo rispetto al 2019 del -10,1%. La flessione è conseguenza diretta dei lockdown messi in atto, anche con tempistiche diverse, da molti Paesi a livello globale e un brusco rallentamento degli scambi internazionali. La Francia, nonostante il calo (-7,1%) rimane il primo sbocco commerciale, seguita dalla Germania (-1,8%) e Stati Uniti (-3,6%) primo mercato extraeuropeo.

Il rilancio del sistema arredamento passa anche dal Salone del Mobile 2021

Anche il Sistema Arredamento subisce, nell’anno segnato dalla pandemia Covid-19, una battuta d’arresto. Complessivamente la contrazione del fatturato nel 2020, contenuta grazie a un significativo recupero nella seconda metà dell’anno, è pari al -7,8%, più marcata (-8,3%) sui mercati esteri, che rappresentano circa la metà del fatturato totale, rispetto a quello domestico (-7,3%).

La mancata ripartenza per i comparti legati all’hospitality e alla collettività in genere determina una flessione netta che influisce sulla performance finale dell’intero Sistema Arredamento. Le esportazioni del Sistema Arredamento nel corso del 2020 realizzano un valore complessivo di 6,4 miliardi di euro, con una flessione rispetto al 2019 del -8,3%. Nonostante un calo del -3,1% la Francia, con 1,1 miliardi di euro, rimane il primo sbocco dell’export per le aziende italiane del Sistema Arredamento.

In un anno come il 2020, tanto complesso e problematico per le conseguenze del Covid-19, le contenute crescite delle esportazioni verso Stati Uniti (+0,6%) e Germania (+1,5%), testimoniano la solidità e la forte presenza dell’arredo Made in Italy in questi due importanti mercati.

Secondo un’indagine elaborata dal Centro Studi di FederlegnoArredo, le principali difficoltà riscontrate dalle imprese della filiera Legno-Arredo in questo periodo sono state l’aumento dei prezzi delle materie prime e la mancanza di eventi di contatto con il mercato. Sul fronte delle strategie, emerge come strumento per il superamento della crisi l’attenzione delle aziende all’innovazione e alla sostenibilità quale tratto comune.

Concludendo va ricordato che le esportazioni nelle diverse aree del mondo incidono per il 52% sul fatturato totale del macro sistema arredamento e illuminazione.