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Emergenza idrica, in arrivo cabina di regia e supercommissario per decreto

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Perché questo articolo potrebbe interessarti? A breve arriveranno uno o più commissari, all’interno di una specifica cabina di regia voluta dal governo per fronteggiare l’emergenza idrica. L’intero settore agro-alimentare è in sofferenza, con conseguenti aumenti dei prezzi. 

Una cabina di regia e l’ipotesi di un supercommissario per far fronte all’emergenza idrica. Mercoledì 1 marzo, alla presenza di Meloni, si è tenuto a Palazzo Chigi un tavolo apposito. All’incontro hanno preso parte i ministri Matteo Salvini, Francesco, Lollobrigida, Raffaele Fitto, Gilberto Pichetto Fratin, Roberto Calderoli, Nello Musumeci; insieme col viceministro Vannia Gava, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli.

La nota di Palazzo Chigi sull’emergenza idrica

Il governo è al lavoro per un decreto legge sull’emergenza siccità. Nel corso della riunione si è deciso di istituire a Palazzo Chigi “una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie”, recita la nota rilasciata dal governo.

Tra gli obiettivi di Palazzo Chigi c’è una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica. Il governo dichiara poi di voler lavorare a un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità. Infine è emersa la volontà di individuare un commissario straordinario con poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla Cabina di regia.

I compiti di commissario e cabina di regia

“Ieri non abbiamo fatto il nome di alcun commissario specifico; anzi credo che potrebbero essercene più di uno”. Dichiara il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Saranno nomine per interventi d’urgenza che permettano di superare i cavilli burocratici.

Dopo il tavolo, il ministro per l’Agricoltura e la Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato a un question time alla Camera che la burocrazia blocca oltre 8 miliardi stanziati per l’efficientamento idrogeologico del paese.  La cabina di regia avrà invece il compito di collegare poteri anche spezzettati tra ministri ed enti locali per accelerare il sistema.

L’impatto economico dell’emergenza siccità

Questa è la direzione del governo per fronteggiare la grave emergenza che sta mettendo in ginocchio l’intera filiera agro-alimentare. Ci sono almeno 300mila imprese in sofferenza, secondo l’ultimo studio di Coldiretti. L’impatto su industria, approvvigionamento e anche sull’erogazione di energia; che per il 20% è idroelettrica, ed ha dunque bisogno di acqua. Sul piatto il governo avrebbe messo per il decreto legge contro l’emergenza circa 7,5 miliardi. Si rischia il razionamento, con l’Associazione nazionale consorzi del bacino che ha stimato come 3milioni e mezzo di italiani potrebbero rimanere senza nel rubinetto; e il 15% della popolazione italiana vive in zone a rischio siccità.