(Adnkronos) – La lista dei nemici di Israele è lunga. Hamas e Jihad Islamica nella Striscia di Gaza. Gli Hezbollah in Libano. Gli Houthi nello Yemen. Sciiti gli ultimi due gruppi, sunniti i primi due. Su tutti l’Iran, patria dello sciismo. Con i riflettori puntati dal terribile attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. E i timori di un allargamento del conflitto tra Israele e Hamas.
Non preoccupa solo il ‘fronte libanese’, ma anche quello ‘yemenita’ dopo che un cacciatorpediniere Usa nel Mar Rosso ha intercettato e abbattuto tre missili da crociera e diversi droni lanciati dallo Yemen, apparentemente in direzione di Israele.
Il gruppo controlla la Striscia di Gaza dal 2007. Il leader ‘politico’ è Ismail Haniyeh. Le Brigate Izzedine al-Qassam sono il braccio armato. Mohammad Deif è comandante militare di Hamas, il ‘fantasma’ di Gaza considerato la mente degli attacchi del 7 ottobre. Hamas ha più volte combattuto con Israele, ma l’assalto di due settimane fa è senza precedenti nella storia. Si ritiene il sostegno dell’Iran sia a livello di finanziamenti, armi e addestramento.
Fondata nel 1981, è guidata da Ziad al-Nakhalah. Il braccio armato sono le Brigate al-Quds. La Jihad Islamica è attiva nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
L’Iran, evidenzia la tv satellitare al-Jazeera, fornisce addestramento, ‘expertise’ e denaro, ma la maggior parte delle armi sono fabbricate a livello locale. Il nome della Jihad Islamica è stato fatto per l’attacco all’ospedale di Gaza City con lo scambio di accuse tra israeliani e palestinesi.
Sono protagonisti di un’escalation di tensioni al confine tra Israele e Libano, considerata la peggiore dalla guerra dei 33 giorni del 2006. Sono guidati da Hasan Nasrallah, sostenuti dall’Iran, hanno stretti legami con Hamas. Hezbollah – oggi con ministri nel governo di Beirut e deputati in Parlamento – nasce nel 1982, nel pieno della guerra civile in Libano (1975-90).
Il movimento si è trasformato da fazione a forza armata con un’influenza notevole sullo Stato libanese ed è l’unico gruppo ad aver mantenuto le armi dalla guerra civile. Miliziani di Hezbollah sono stati dispiegati in Siria, altro alleato dell’Iran nella regione, per aiutare il leader siriano Bashar al-Assad contro i ribelli, per lo più sunniti. Vengono descritti, in una recente analisi dell’Ispi, come i più stretti alleati degli Houthi (in Yemen) nella ‘costellazione’ iraniana.
Dal 2014 sono attori della guerra civile esplosa in Yemen nel 2014. Qui combattono contro il governo sostenuto dall’Arabia Saudita, patria del sunnismo. Dopo otto anni di conflitto sono, secondo gli analisti, più vicini a livello militare all’Iran con un’alleanza rafforzata dal conflitto esploso in Yemen nel 2015. Si sono trasformati da gruppo di guerriglia locale a forza arma più sofisticata.