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Saliscendi della settimana

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SALE
Roberto Rasia Dal Polo

Forse non lo “conosce nessuno”, come già ironizzano sui social gli elettori milanesi di centrosinistra. Ma Roberto Rasia Dal Polo ha le palle. Si candida per il centrodestra, dopo un primo ripensamento e tante defezioni eccellenti. Ha cervello: nella sua prima comunicazione da candidato in pectore non la butta in caciara e si complimenta con Beppe Sala. Ha cuore, o almeno sembra. Racconta di quando, appena arrivato a Milano, “faceva la fame” per campare. Poi è diventato manager e “ci è riuscito”. Incarnando perfettamente lo spiritio di Milano, quello di una “promessa”. In una città che ora, in ampi strati della popolazione, la fa per davvero. Con il Covid che ha messo in ginocchio interi pezzi di economia urbana. Forse il centrosinistra dovrebbe fare meno sarcasmi sulla “fama” dei propri avversari. In democrazia votano anche, e sopratutto, i signor nessuno. In genere sono quelli più arrabbiati con chi governa.

SCENDE
John Elkann

Con una battuta: scambiare lupi per Agnelli. Deve essere preso un colpo ai funzionari del Mef l’altro giorno quando FCA (quasi arrivata alla fusione da 38 miliardi di dollari con la rivale francese Psa) ha annunciato che investirà 2 miliardi di euro nel suo stabilimento a Tychy, nella Polonia del governo “sovranista” che le testate giornalistiche degli Elkann non esitano a mettere alla berlina (o coupè?) ad ogni pie’ sospinto. Nella regione meridionale della Slesia il gruppo (ex) italiano si sta impegnando per i nuovi modelli ibridi ed elettrici di Jeep, Fiat e Alfa Romeo ed è pronta a investire 9 miliardi di euro in elettrificazione. Dicevamo del “coccolone” che devono aver avuto a via XX Settembre. Non sono passati nemmeno sei mesi dalla garanzia pubblica deliberata dallo Stato italiano per il prestito da 6,3 miliardi alla società rilasciato da Intesa Sanpaolo. Per tutelare la filiera, si diceva a maggio. Garazie italiane, investimenti all’estero. Come si dice “lupi per Agnelli” in polacco?