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Valzer di poltrone nella sanità veneta

Valzer di poltrone nella sanità veneta
Quale futuro per la sanità veneta nell’epoca post Domenico Mantoan? Lo storico Dg sanitario è stato chiamato come Direttore generale di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. È l’ente chiave che svolge una funzione di supporto tecnico e operativo alle politiche di governo dei servizi sanitari di Stato e Regioni. Ora si aprono le danze per la successione di Mantoan L’incarico dell’ex dg è stato affidato ad interim al direttore dell’Area risorse strumentali, Gianluigi Masullo, in attesa del bando predisposto dalla giunta Zaia per trovare un sostituto. Ci sarà la corsa all’incarico? Non proprio. In pochi vogliono o hanno le capacità per assumere un ruolo di tale peso e responsabilità in un momento così cruciale. Così la giunta di Luca Zaia ha eliminato alcuni paletti per rendere la poltrona più “appetibile”: alzando lo stipendio del futuro dg sanitario da 166mila e 240mila euro ed eliminando il tetto di età che era fissato a 65 anni. In pole position i rumors danno Claudio Dario, l’ex numero uno della Usl di Treviso, già direttore sanitario a Trento dove è stato per tre anni a capo dell’Azienda per i servizi sanitari della Provincia Autonoma e infine, dal dicembre 2019, direttore generale della sanità umbra alla corte dell’assesore Luca Coletto. Che proprio a Verona affonda le sue radici (biografiche prima ancora che politiche, è stato a sua volta assessore con Zaia), per gestire i due miliardi di euro della sanità di Perugia fra Asl e ospedali. Per Claudio Dario ora si prospetta un ritorno in “patria”?  

Le geometrie variabili prendono forma. La nomina di Mantoan in Agenas ha lasciato scoperti altri incarichi. Come quello di Presidente di Aifa che Mantoan ricopriva dall’ottobre 2019. Ora il suo posto nell’Agenzia viene assunto ad interim da Renato Bernardini, clinico e ordinario di Farmacologia all’Università di Catania, in quanto membro più anziano del consiglio di amministrazione. Ma la partita è aperta anche sul fronte dell’Agenzia italiana del farmaco.   Nel frattempo si muove anche la politica. La quinta commissione (Sanità e sociale) del consiglio regionale del Veneto torna, dopo vent’anni, ad essere guidata da una donna: è Sonia Brescacin eletta con la lista “Zaia presidente” la nuova numero uno della Commissione sanità di Palazzo Ferro Fini. Nata a Conegliano, in provincia di Treviso, classe ’75 e laureata in giurisprudenza, la Brescacin negli ultimi cinque anni è stata stata Segretario della stessa Commissione che ora va a presiedere e componente della Commissione regionale per le Politiche istituzionali, di bilancio, programmazione, Unione europea e relazioni internazionali.