Home Pharma “Un Recovery Fund per ricerca e digitale”. Il Piano Sala da 4 miliardi

“Un Recovery Fund per ricerca e digitale”. Il Piano Sala da 4 miliardi

“Un Recovery Fund per ricerca e digitale”. Il Piano Sala da 4 miliardi

Il Vice Presidente di Regione Lombardia in esclusiva a True-News: “Commissario straordinario per spendere bene e subito le risorse”

L’innovazione? “Sarà il volano”. Cosa serve alla ricerca? “Fare network: la ricerca vive di dati e dati incrociati”. Cosa manca dunque? “La capitalizzazione e la leva finanziaria delle startup, per questo bisogna cambiare le leggi a livello nazionale”. E per la Lombardia? “L’infrastruttura digitale” risponde secco Fabrizio SalaVice Presidente di Regione Lombardia e Assessore per Ricerca e Innovazione. “Già oggi Milano è una delle aree più infrastrutturate d’Europa, ora serve che tutto il territorio della regione e delle nostre province diventi omogeneo”. Come? Sala dice di avere un progetto per digitalizzare e cablare in “alta velocità” la Lombardia puntando in particolare sul potenziamento della rete 5G. I soldi? “I fondi del Recovery Fund – ha detto Fabrizio Sala intervento il 14 dicembre a DN-What Comes Next, kermesse organizzata da Inrete ed Esclusiva per discutere di futuro con esponenti del mondo politico. economico-finanziario e culturale – ho un piano nel cassetto da 4 miliardi che tengo pronto per l’occasione”. Basato su quali frecce da scoccare? Tre i punti chiave. Primo: l’innovazione non deve essere solo tecnico-scientifica ma in primo luogo sociale: “Porteremo a casa insegnamenti che ci renderanno più forti da questa brutta esperienza”. Lezioni sul nostro modo di vivere assieme, di progettare spazi, tempi e spostamenti collettivi, sui modelli di governance pubblica e privata che funzionano quando il gioco si fa duro. Secondo punto: collaborazione fra attori pubblici e privati. Solo così per l’Assessore si attivano le “leve finanziarie necessarie”. Esempi? “Il ruolo dei privati rispetto alla progettazione di Regione Lombardia: abbiamo messo in campo 750 milioni di euro su ricerca e innovazione nel nostro piano triennale e chiudiamo a oltre un miliardo di euro perché l’investimento pubblico finanziato da Regione, Europa e Ministeri ha attirato risorse private”. O ancora: “La Lombardia ha predisposto il bando Call Hub sull’innovazione, con 33 progetti. Alcuni dei quali unici al mondo come la costruzione della più grande stampante 3D in Europa e la seconda più grande del mondo che faremo a Milano con un finanziamento al 50% pubblico”. É un bando dentro cui si inseriscono nuova strategie sulla smart mobility, almeno per l’Italia, partecipano gruppi di aziende e università che vengono finanziati al 50% denaro pubblico a fondo perduto per cifre fino a 5 milioni di euro. “Sono condizioni che creano una leva incredibile, fino a un rapporto di 1 a 20” dichiara Sala specificando come la Regione abbia evidenze del fatto che un euro pubblico in quel campo generi fino 20 euro di ritorno sul territorio. “É chiaro che i moltiplicatori sono diversi a seconda di cosa si finanzia e dove ma l’investimento in innovazione e digitalizzazione è quello che oggi funziona di più anche in termini di ritorno economico”. Terzo, ultimo e cruciale capitolo: i tempi. Soprattutto per quanto riguarda il Recovery Fund e i fondi europei. Lì l’Italia rischia seriamente di perdere una battaglia che potrebbe essere decisiva. Quindi, che fare? “Abbiamo suggerito – chiude Sala – leggi speciali o un commissario straordinario per poter realizzare questi interventi in tempi rapidi perché non è solo una questione di quante risorse ma anche di quando vengono spese”.