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Green pass lavoro faq governo, linee guida: app controlli, multe, tassisti, parrucchieri

green pass esteso fino a marzo

Green pass a lavoro: ecco le faq del governo che fanno chiarezza sulle linee guida da adottare sui posti di lavoro. Arrivano le risposte del governo in vista del 15 ottobre, quando il green pass diventa obbligatorio sul lavoro pubblico e privato.

Green pass lavoro faq governo: app controlli

Il governo ha pubblicato le risposte alle domande frequenti sui dpcm riguardanti Green Pass e ambito lavorativo. Riguardo ai controlli sul luogo di lavoro ogni azienda è autonoma. I datori di lavoro definiscono le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, cercando di evitare che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro. “È opportuno utilizzare modalità di accertamento che non determinino ritardi o code all’ingresso. Nelle pubbliche amministrazioni l’accertamento, che dovrà avvenire su base giornaliera, prioritariamente nella fascia antimeridiana della giornata lavorativa, potrà essere generalizzato o a campione, purché in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione che assicuri, nel tempo, il controllo su tutto il personale dipendente”.

Oltre all’app VerificaC19, saranno rese disponibili per i datori di lavoro, pubblici e privati, specifiche funzionalità che consentono una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni. Tali verifiche potranno avvenire attraverso:

  •  l’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, inclusi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura;
  • per gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell’economia e delle finanze, l’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC;
  • per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, l’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC;
  • per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi informativi di gestione del personale del, e la Piattaforma nazionale-DGC.

Green pass lavoro faq governo: multe

Dal 15 ottobre sarà obbligatorio nei luoghi di lavoro avere il green pass altrimenti “il lavoratore, pubblico o privato, è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del green pass”.

Il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza green pass rischia una multa da 600 a 1.500 euro. Vengono poi applicate anche le sanzioni disciplinari eventualmente previste dai contratti collettivi di settore.

“Oltre alla retribuzione, non sarà più versata al lavoratore senza green pass qualsiasi altra componente della retribuzione, anche di natura previdenziale, avente carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario, previsto per la giornata di lavoro non prestata. I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità di servizio”, si legge nelle Faq.

Anche il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul green pass rischia una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.

Green pass lavoro faq governo: tassisti

Molto semplici e chiare sono le linee guida per i clienti di tassisti o Ncc. Secondo le faq del governo: “I clienti non sono tenuti a verificare il green pass dei tassisti o dei conducenti di Ncc”.

Green pass lavoro faq governo: parrucchieri

I parrucchieri ed estetisti non devono chiedere il green pass ai clienti. “Il titolare dell’attività deve controllare il pass dei propri eventuali dipendenti ma non deve richiederlo ai clienti, né questi ultimi sono tenuti a chiederlo a chi svolge l’attività lavorativa in questione”.

Green pass lavoro faq governo: lavoratori autonomi

È necessario verificare il green pass dei lavoratori autonomi che prestano i propri servizi a un’azienda e che per questo devono accedere alle sedi della stessa? Sì, tutti coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nelle sedi dell’azienda sono soggetti al controllo.